Il dolore serve a creare un sistema di allerta che protegge il nostro corpo da eventuali danni.
Ma cosa sappiamo oggi del dolore?
- Non è qualcosa
che nasce semplicemente dal tessuto danneggiato - Non rappresenta accuratamente lo stato del tessuto
- Vari fattori sono in grado di farcelo percepire in modo diverso: esperienze precedenti, credenze, stati d’animo, emozioni, fattori sociali e contestuali, stress, attenzione
- Questo sistema d’allarme può andare in cortocircuito e può innescare dei processi in cui il dolore che proviamo arriva ad avere meno che fare con lo stato fisico dei tessuti e più con il sistema stesso di rilevamento del pericolo. E’ così che si genera il DOLORE CRONICO.
Fortunatamente possiamo migliorarlo e ridurre il consumo di farmaci grazie a diversi elementi e tecniche che attivano la modulazione discendente ovvero come il nostro cervello riesce a mettere in circolo sostanze potenti e efficaci per controllare il dolore:
- Comprendere meglio i meccanismi del dolore
- Comprendere meglio quegli aspetti della nostra vita che determinano ciò che proviamo e pensiamo; intraprendere un percorso per affrontare stress, ansia e migliorare l’umore
- Esercizio regolare è fondamentale, non bisogna temere l’attività fisica ed è necessario tornare a sperimentare e godere del movimento
- Proporre obiettivi semplici e raggiungibili per creare associazione positiva all’esercizio e combattere le strategie d’evitamento
- Tecniche di terapia manuale eseguite dal fisioterapista
- Migliorare la quantità e la qualità del sonno
“…non lo faccio perchè ho male…so che peggiorerà”
E’ necessario sperimentare, vincere le false credenze, permettere al nostro tessuto di adattarsi allo stimolo che sta ricevendo, senza paura!
